Piazza di Spagna - Roma
Piazza di Spagna

Breve storia

Piazza di Spagna non era inizialmente conosciuta con questo nome, bensì con quello di Piazza di Francia. Questo magnifico monumento ha infatti rappresentato per molto tempo la rivalità tra le due potenze europee. Ciò che la rende più famosa è però la stupenda scalinata, che non fu aggiunta fino al primo ‘700.

In questa sezione puoi trovare più informazioni riguardo la storia di questo monumento e riguardo ai celebri personaggi, artisti e poeti che vi hanno trovato dimora nel corso della storia.

Rinascimento (1492 - 1789)

Piazza di Spagna fa parte del rione Colonna e del rione Campo Marzio, tra Via dei Due Macelli e Via del Babuino, e l’edificazione dell’area risale al XVI secolo. L’obiettivo era quello di creare un ambiente in cui potesse confluire la moltitudine di pellegrini che ormai la Roma medievale non era più in grado di contenere. Fu perciò realizzato un nuovo percorso per incanalare i viaggiatori che venivano a Roma dalla parte nord della città e che dalla Porta del Popolo andavano al Vaticano.

All’estremità nord, la Piazza si incontrava con Via San Sebastianello, la quale si biforcava al suo culmine per raggiungere, verso destra, la chiesa francescana di Trinità dei Monti con il suo convento e verso sinistra Villa Medici, entrambe sulla sommità del colle Pincio.

L’altro collegamento importante che confluiva all’ingresso dell’ampio spazio della piazza, era quello, tramite Via del Babuino, con la porta del Popolo, il principale accesso alla città per i viaggiatori provenienti dalle zone nordiche.

La Piazza con il tempo ha acquisito la famosa forma a farfalla che la contraddistingue, ovvero due triangoli i cui vertici si incontrano nel mezzo. Questi sono stretti dall’asse di Via Condotti - Fontana della Barcaccia - Trinità dei Monti. La piazza era circondata da case con alte finestre nei tipici colori ocra, crema e rosso ruggine. Con il tempo si è poi andata riempiendo di alberghi.

La struttura attuale di questa zona cominciò a delinearsi nel ‘500, quando fu costruita la sopracitata chiesa di Trinità dei Monti, voluta dal papa Sisto V, con i suoi due campanili gemelli. Davanti alla facciata svetta un obelisco egizio che venne fatto collocare dal pontefice verso la fine del secolo.

Ancora all’inizio del Cinquecento nel luogo in cui sorge attualmente piazza di Spagna, non vi era altro che del terreno coltivato e due palazzi: quello “verso le fratte”, che apparteneva alla famiglia Ferratini e che diventò poi il Palazzo del Collegio di Propaganda Fide, e quello di proprietà dei baroni Monaldeschi, che venne venduto in seguito agli ambasciatori di Spagna.

Il toponimo della Piazza, invece, deriva dal Palazzo di Spagna, che fu costruito nel 1647 da Antonio del Grande, già sede dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Il re Filippo IV infatti aveva acquistato l’intero edificio già nel 1620. La zona tutta intorno era considerata territorio spagnolo.

Le proprietà della zona, all’inizio strettamente legate ai monasteri limitrofi, e poi passate alla diretta dipendenza di Francia e Spagna, sottolineavano, in un certo senso, l’isolamento dell’area. Le due massime potenze europee allora esistenti, infatti, vi si insediarono saldamente e spesso in contrasto, sia tra di loro che con con il potere pontificio. Ne è una prova il fatto che prima del ‘600, piazza di Spagna fosse chiamata Piazza di Francia.

Il fatto di essere diventata il polo di attenzione delle due potenze fece sì che la Piazza, già nel XVI secolo, iniziasse a rappresentare il fulcro della vita culturale e turistica della città e pertanto per molto tempo fu eletta come meta privilegiata di artisti, poeti e personaggi illustri.

Al centro di Piazza di Spagna si trova una delle opere che la caratterizzano, la Barcaccia, una delle fontane più belle di Roma, così chiamata per la sua forma di barca semisommersa in una vasca ovale posta leggermente al di sotto del piano stradale. Fu costruita tra il 1626 e il 1629 da Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo, su commissione di Urbano VIII Barberini.

Ciò che rappresenta però l’elemento architettonico più conosciuto ed evidente di tutta la piazza fu inaugurato da papa Benedetto XIII nel 1725, in occasione del giubileo e la sua funzione era quella di permette il collegamento tra l’ambasciata borbonica spagnola e la chiesa di Trinità dei Monti. Si tratta della famosa Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata da Francesco de Sanctis.

Età contemporanea (1789 - attualità)

Un’ulteriore opera, nota come la Colonna dell’Immacolata Concezione, venne fatta erigere da Pio IX nel 1857, a memoria del dogma dell’Immacolata Concezione, definito tre anni prima. L’opera è dell’architetto Luigi Poletti, che progettò un monumento complesso, come vedremo nella sezione dedicata agli Edifici e Monumenti della Piazza.

All’angolo destro della scalinata si può visitare inoltre un’altra struttura importante: la Casa Museo del poeta inglese John Keats, che qui visse e morì nel 1821, e di Percy Bysshe Shelley. All’interno si assaporerà l’atmosfera tipica dell’800, favorita dalla presenza di libri e mobili d’epoca.

Un altro edificio importante della Piazza, inaugurato in questa epoca, è La Casa Museo di Giorgio de Chirico, situato presso il Palazzetto del Borgognoni. La casa, originaria del XVI secolo, fu comprata dal pittore de Chirico nel 1948. Egli la trasformò, non soltanto nella sua casa di famiglia, ma anche nel suo studio di lavoro. Il museo fu inaugurato nel 1998 con l’approvazione della vedova del pittore, che volle preservare il patrimonio artistico di quest’ultimo.

Attualmente, Piazza di Spagna rappresenta un simbolo del barocco romano, il punto di ritrovo più noto di Roma, ma anche una delle zone più eleganti, artistiche e glamour della capitale. Famosa per lo shopping di lusso, è stata messa in luce a livello internazionale grazie anche al mondo del cinema, come approfondito nella sezione Curiosità di questo articolo.

Ti potrebbe anche interessare...

Introduzione
Breve storia