Dettagli di un Ninot alla mostra - Fallas Valencia

Cos’è un Ninot

È importante sottolineare che il termine ninot non è intercambiabile con il termine falla. Mentre quest’ultima è una composizione monumentale completa che rappresenta una scena, il ninot è una figura che fa parte di tale scena.

Ninot, infatti, in valenciano significa bambola. Si tratta di una figura individuale e indipendente, solitamente con le sembianze di un personaggio popolare o di una persona famosa. Spesso ha un intento satirico nei confronti di eventi socio-culturali o politici attuali. Queste figure sono progettate e costruite dagli stessi artisti che costruiscono il resto delle fallas.

Normalmente, i ninots vengono bruciati durante la Cremà insieme al resto delle fallas di cui fanno parte. Tuttavia, ogni anno si tiene una mostra in cui alcuni ninots vengono graziati dal fuoco per il loro valore artistico e il loro successo tra il pubblico.

Falò di un Ninot - Fallas Valencia
I Ninots normalmente bruciano con il resto della falla durante la Cremà.

Origini

Le origini dei ninots (e di conseguenza quelle delle fallas stesse) ci riportano indietro di qualche secolo. All’epoca, in occasione della festa di San Giuseppe, i falegnami valenciani bruciavano le lanterne che non sarebbero servite nei giorni di primavera ed estate.

Gli operai sistemavano i loro parot (le lanterne usati per illuminare i loro laboratori nei mesi invernali) per strada, li circondavano con gli avanzi di legno di cui non avevano bisogno e bruciavano tutto.

Con il passare degli anni, i falegnami iniziarono a creare composizioni creative, vestendo i parot in modo da farli assomigliare satiricamente a celebrità locali o a membri della classe dirigente. I parots divennero così ninots (che significa appunto bambole, in valenciano).

Riferimenti a personaggi locali espresso nei Ninots - Fallas Valencia
È comune per i Ninots - specialemnte quelli adulti - fare riferimento ad eventi o personaggi locali.

Materiali

I ninots erano inizialmente manichini di cera e di legno adornati con scampoli di tessuto o vecchi abiti. Nel corso del tempo, le tecniche e i materiali sono cambiati, consentendo di arricchire le figure delle caratteristiche e posture tipicamente espressive ed esagerate.

Negli anni Cinquanta, i ninots venivano creati con cartone lavorato e cartapesta. Negli anni ‘60 si diffuse il poliestere, che negli anni ‘80 fu sostituito dal polistirolo espanso.

Oggi gli artisti cercano di sperimentare e di utilizzare materiali più ecologici, ma i ninot più grandi e voluminosi sono ancora realizzati in polistirolo espanso (chiamato anche sughero bianco), in quanto estremamente leggero e resistente.

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Introduzione
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