Curiosità
Curiosità
In questa sezione approfondiamo sul nome dell’evento e le sue comuni diciture errate, oltre a scoprire come la Crida sia cambiata drasticamente nel corso degli anni, passando da una proclamazione a cavallo di un asino a una cerimonia istituzionalizzata.
Cavalcate d’asino, bande itineranti e cerimonie ufficiali
Oggi la Crida segue una formula specifica, definita da alcuni elementi: l’ora, il luogo, l’ordine della cerimonia e la lingua (valenciano). Ma nessuno di questi elementi è sempre stato costante.
All’inizio la Crida non si chiamava nemmeno così, ma semplicemente Pregón (Proclamazione). Durante il primo Pregón, nel 1931, le bande musicali circondarono la città e marciarono verso Plaza del Ayuntamiento annunciando l’inizio della festa.
Dopo la guerra civile spagnola (1939), arrivò un periodo caratterizzato dall’ostentazione e dall’esaltazione dell’autorità. La proclamazione fu spostata direttamente in Plaza del Ayuntamiento e i rappresentanti del governo parteciparono sempre più spesso alla cerimonia.
Un’eccezione divertente a questa pomposità fu l’anno 1944, quando un fattorino girò per le strade a cavallo di un asino e recitò la proclamazione.
Nel 1954, la Crida si tenne per la prima volta sul lato meridionale delle Torri di Serranos, nel tentativo di attirare il crescente turismo delle Fallas e di diminuire il tono aristocratico che la cerimonia aveva avuto fino ad allora.
Dopo molte proteste, nel 1969 la proclamazione fu pronunciata per la prima volta in valenciano, anziché in spagnolo. Nel 1990 (dopo un incidente pirotecnico avvenuto l’anno precedente) la Crida fu spostata sul lato nord delle Torri di Serranos, il che permise di avere più vie di evacuazione e sicurezza. Nel 2016, una Fallera Mayor Infantil tenne per la prima volta un discorso alla Crida.
Cridá or Crida?
Spesso si vede la parola che indica la cerimonia scritta come Cridá. Tuttavia, l’ortografia corretta in valenciano sarebbe Crida (che in italiano significa proclamazione), senza accento.
L’errore deriva dal fatto che molte parole che in valenciano formale sono più lunghe (mascletada, plantada, ecc.) sono spesso abbreviate nella loro versione informale (mascletà, plantà, ecc.). In spagnolo, assumono questa forma accentata (con l’accento spagnolo corretto), diventando mascletá, plantá, ecc…
Tuttavia, la parola valenciana Crida (non cridada) si trova già in forma breve in valenciano formale, quindi non ha bisogno di adattamenti né in valenciano informale né in spagnolo.